il giorno 15 aprile, alle ore 16,30 presso la sala delle assemblee della Fondazione CARIVIT, in Via Cavour 67 a Viterbo si è tenuta la conferenza “CILNIA 2000 un parco archeologico sub urbano POGGIO GIUDIO” a Viterbo. Il Presidente della Fondazione Carivit dott. Cordelli ha presentato il tema della conferenza, facendo notare l”importanza della cultura e dell”archeologia nel viterbese,dei volontari che hanno continuato, nonostante le difficoltà, a proseguire i lavori del costituendo parco archeologico. Il Presidente della Società archeologica viterbese Pro Ferento ha ringraziato gli Enti locali, la Banca di Viterbo, la Fondazione Carivit per essere stata sempre presente contribuendo all”avanzamento dei lavori al parco. Ha ringraziato la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell”Etruria Meridionale, nella persona della Dott.ssa Valeria D”Atri, presente alla conferenza. Ha inoltre presentato i relatori: il Prof. Paolo Giannini, il Dott. Pasquale Marino archeologo ed il Dott. Francesco China restauratore. Come molti sanno la Società Archeologica viterbese Pro Ferento ha quasi 105 anni, fu fondata nel 1906 dall”archeologo Luigi Rossi Danielli; fermatasi durante il periodo bellico, grazie al prof. Paolo Giannini che, negli anni 60, con impegno, costanza e passione ha ritrovato documentazioni ed atti ed ha permesso alla Società Pro Ferento di riprendere la sua atttività, e con ricognizioni di superfice, scavi e ricerche ha compiuto negli anni scoperte di notevole valore, che si trovano presso il Museo Nazionale Etrusco della Rocca Albornoz. Un”esempio delle iniziative dell”associazione è il progetto “Idee per Viterbo”, un percorso archeologico, storico, ambientale e religioso che, partendo da Porta Faul si ferma a Poggio Giudio, continua con la Tomba Oceane, il borgo medievale dei SS. Ilario e Valentino con la relativa catacomba, il ponte Camillario e la Via Francigena, le terme romane, le Piscine Carletti, il bullicame con la stele di Dante, l”orto botanico, il casale e la fontana del boia per tornare a porta Faul. Sembra un percorso lungo ma in realtà non lo è grazie anche al marciapiede da poco realizzato dal Comune di Viterbo. Il Presidente dell”associazione ha voluto ringraziare nuovamente il prof. Giannini per aver ideato il progetto “CILNIA 2000 un parco archeologico sub-urbano a POGGIO GIUDIO” che i soci della Pro Ferento, negli anni, stanno cercando di mettere in pratica quanto da lui progettato, ed anche perchè continua nel tempo con passione ad occuparsi di storia ed archeologia insegnandoci a conoscere il territorio e l”immenso patrimonio archeologico presente nella Tuscia. Prende la parola il prof. Paolo Giannini che illustra le numerose necropoli presenti nella zona con ipogei di notevole importanza da lui scoperti negli anni tra Poggio Giudio e Poggio Giulivo, oltre alle altre necropoli ed aree archeologiche intorno che si diffondono a macchia d”olio, è da queste scoperte che è nata l”idea di un parco archeologico, da rendere visitabile al pubblico essendo posizionato a circa 100 metri da Porta Faul sulla Strada Bagni. CILNIA 2000 perchè in un ipogeo dell”area archeologica trovò un sarcofago scolpito con la scritta Cilnia. Il prof. Giannini, poichè le necropoli sono sempre distanti dalle città, ribadisce l”importanza di un parco archeologico così vicino alle mura che si rifletterebbe nootevolmente anche sul turismo. Di seguito l”archeologo Dott. Pasquale Marino ha illustrato la tipologia del parco archeologico, delle caratteristiche e di quello che potrebbe rappresentare per Viterbo. Ha spiegato il tipo di fornaci presenti a POGGIO GIUDIO, usate per produrre e spegnere la calce e le modalità della lavorazione. Nell”eseguire i saggi archeologici previsti nell”area. è stata rinvenuta una lastra di marmo con un”epigrafe latina a lato, le caratteristiche che presentava e lo studio per individuarne la provenienza, l”appartenenza a qualche famiglia presente nel luogo e quale sia stato l”uso che ne fu fatto. Il restauratore Dott. Francesco China ha illustrato con foto descrittive il tipo di intervento di consolidamento e di restauro usato per l”epigrafe etrusca presente in un ipogeo e , quello utilizzato per il consolidamento e restauro di un arco di fornace del ”500. Sono state presentate le foto dei vari settori dell”area interessata ai lavori, com”erano prima degli interventi e come sono attualmente dopo le bonifiche vegetative, i lavori di ripulitura con la rimozione e lo smaltimento del terriccio che le ricopriva. Il Presidente della Società archeologica viterbese Pro Ferento ha precisato che il parco archeologico una volta ultimato, sarà accessibile alle persone diversamente abili, che finalmente potranno vedere epigrafe ed ipogei etruschi. Ha concluso ringraziando i presenti per la loro partecipazione.